1 il documento preliminare - PRESENTAZIONE
In data 29/11/12 i Consiglieri di minoranza del Comune di Marano di Valpolicella hanno organizzato un incontro presso sala Silvestri, per spiegare alla popolazione di Marano gli effetti del PAT, depositato alcune settimane prima dall’amministrazione di Marano (Consiglio Comunale n. 15 del 27.09.2012).
La risposta della popolazione è stata di grande partecipazione come importante conferma che il tema della serata fosse di grande influenza sul futuro di Marano per i prossimi 30 anni.
Il PAT dopo una gestazione di circa 5 anni è stato definitivamente depositato, in tal modo, l’iter amministrativo è inesorabilmente partito.
Alcune premesse, appaiono essenziali.
• Molti cittadini contattati direttamente e altri presenti alla serata informativa hanno dichiarato di non avere avuto nessuna nota informativa dall’amministrazione in capo al PAT Comunale.
• Inoltre, il confronto del documento preliminare presentato alla popolazione, cioè il documento conoscitivo presentato durante le assemblee pubbliche di concertazione, e, il documento depositato presso il comune, ossia il PAT ufficiale quello che darà gli effetti sul territorio, sono antitetici.
Il documento preliminare ( di seguito doc. prel.) cita espressamente: “non è intenzione dell’amministrazione comunale prevedere strumenti che comportino incrementi significativi della popolazione residente, dal momento che le infrastrutture (strade, acquedotti, fognature, servizi, impianti sportivi) sono dimensionate su una popolazione pari all’attuale e questo appare essere il limite superiore della popolazione residente” “Si prevede qualche area di completamento, poche unità abitative (al massimo 20 a Campel), recupero di edifici esistenti in disuso a Purano e San Rocco”.
Non si prevedono nuove lottizzazioni di iniziativa privata.
Questa è l’impostazione per le arre residenziali, mentre per le attività produttive il doc. prel. prevedeva l’ampliamento della zona industriale artigianale di Rugolin e del mercato cerasicolo di Marano.
Il doc. prel. aveva caratteristiche cautelative nei confronti del territorio e del paesaggio, e le ampie prospettive programmatiche ponevano massima attenzione al turismo e all’agricoltura.
Il PAT depositato avente per legge valore attuativo, da purtroppo una chiara e sferrata impostazione predatoria del territorio, attraverso la possibilità di stravolgimento importante di ampie plaghe territoriali, con vaste superfici cementificate, e conseguente riduzione di ampi spazi oggi aree agricole.
La prima analisi che ne esce è una chiara dicotomia tra i due documenti!!!I cittadini di Marano hanno avuto una informazione distorta, falsa, parziale e fittizia sull’evoluzione che subirà il loro territorio nei prossimi 30 anni. Quello che è stato detto e presentato nelle assemblee pubbliche è radicalmente diverso, da quello oggi depositato presso la sede comunale.
Sembra che questo PAT si stato allestito per dar conto alle singole esigenze, per le esigenze dei privati dei singoli e delle singole necessità!
Ma cos’è il PAT ? Il PAT è il piano di assetto del territorio, un piano di programmazione ampio e di impostazione strategica del territorio. Un documento per cosi dire: “a maglie larghe”, che da indicazioni generiche e non specifiche. In pratica, il PAT, individua un’area e ne da la dimensione espletandone anche una destinazione urbanistica (residenziale piuttosto che industriale artigianale); non si interessa delle esigenze privatistiche dei singoli.
Ha un profilo strategico ma non particolareggiato, non è un piano a maglie strette o peggio specifico per le esigenze dei singoli cittadini. Sembra invece che Venturini e la sua banda, come successo nel caso di Cementirossi si fa portavoce di pochi tralasciando le esigenze della collettività. Lui stesso nell’articolo del 30/11/2012 dell’Arena menziona nomi e cognomi di chi avrà beneficio delle aree e la destinazione delle stesse, ma, non dice nulla a favore del sociale. Ecco alcuni stralci: “L'area a ridosso di Valgatara potrà servire per il completamento della cantina Masi, è la stessa azienda che ha segnalato questa esigenza”…” anche la cantina La Castellana……” ed ancora “A Prognol, l'area in questione è dentro il giardino della cantina Borghetti e serve per sistemare l'azienda… è stata la cantina a segnalare questa esigenza”ed ancora “Il Pat prevede anche nuove aree di espansione residenziale a Valgatara, Purano, Marano, Pezza e San Rocco. «Il nostro è uno strumento di conservazione»”.
Quindi, basta chiedere e ti sarà dato! Mi serve spazio per la mia cantina, basta chiedere a Venturini e lui elargisce con migliaia di metri quadri. Alla faccia dei piani aziendali che i normali Imprenditori Agricoli devono preparare per i progetti delle loro cantine, successivamente licenziati dall’Ispettorato Regionale dell’Agricoltura. Ripeto, la discussione è posizionata su un basso cabotaggio, si sta disquisendo di interessi privati, argomentazioni quasi da bar, dove si stempera l’interesse collettivo e si concentra quello personale, privato o soggettivistico.
Ma 60.000 metri quadrati sono davvero necessari alla cantina Masi o pensando male quest’area rappresenta un’azione predatoria camuffata dell’area, per garantirsi altre aree edificabili o residenziali nel medio futuro?? Sono domande legittime visto che 60.000 metri quadri con 36.000 metri quadrati coperti rappresentano una superficie impressionante per un singolo soggetto, anche per una cantina!!!!
Ed ancora…..
• Il mercato cerasicolo? Nel doc. prel. La giunta Venturini aveva promesso un grande ampliamento e importante ammodernamento. Nel PAT non viene previsto nulla!
• Scuole e aree per i giovani ed anziani? Nulla
• Ammodernamento casa di riposo? Nulla
• Nuove piste ciclabili? Nulla
In compenso il PAT garantirà:
• Trasformazione di 135.000 metri quadri di suolo oggi agricolo in residenziale/industriale/artigianale
• 12 aree residenziali: 5 a Valgatara e 7 in collina
Rimane solo il tempo per opporsi entro il 18/12/2012 a questo scempio territoriale, ambientale, e economico-sociale, messo in atto da un PAT scellerato. Ancora una volta ha prevalso l’interesse privato e il disinteresse del bene collettivo. Meno scuole, meno servizi, meno strutture a disposizione per i cittadini di Marano, con distruzione di migliaia di metri quadrati di aree verdi per fare spazio a cemento; in sostanza, un grave peggioramento delle attuali condizioni di benessere sociale per tutti i cittadini di Marano di Valpolicella. A malincuore, si può, con una certa sicurezza affermare che anche La negrarizzazione arriva a Marano.
Il Capogruppo
Dott. Paolo Zardini